Pietro Nenni

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Pietro Nenni

Biografia

Pietro Nenni nacque a Faenza il 9 Febbraio 1891 da una famiglia povera. Egli divenne orfano di padre nel 1896, a soli 5 anni. La madre, Angela Castellani, fu costretta a fare i lavori più umili per poterlo mantenere agli studi. Già in giovane età Nenni decise da che parte schierarsi, ovvero al fianco degli umili e degli oppressi, perché vide con i suoi occhi una continua repressione ai danni della classe operaia. Divenne repubblicano nel 1908, partecipò a innumerevoli manifestazioni e nel 1911 (anno in cui sposò Carmela, dalla quale ebbe quattro figlie) partecipò ad una manifestazione contro la guerra in Libia; per questo fu arrestato e portato nel carcere di Forlì. Qui conobbe ed ebbe come compagno di cella Benito Mussolini (futuro Duce, all’epoca repubblicano), con cui strinse una forte amicizia. Durante il periodo della “Settimana Rossa” (1914), Nenni venne nuovamente arrestato e il suo vecchio compagno di cella gli scrisse affettuosamente. Alla vigilia della Grande Guerra, Mussolini lasciò il Partito Socialista Italiano (PSI) per andare a dirigere Il Popolo d’Italia come “interventista rivoluzionario”; le strade dei due compagni si divisero: Mussolini divenne fondatore del fascismo, mentre Nenni rimase fedele al Partito Socialista (al quale aderì ufficialmente nel 1921). Nel 1925 fondò con Carlo Rosselli la rivista "Quarto Stato"; durante il fascismo fu uno dei più importanti dirigenti del socialismo e dell’antifascismo. Nel 1936, durante la guerra di Spagna, divenne commissario politico nelle Brigate Internazionali (sono rimaste numerose testimonianze di questa esperienza nei Diari personali di Nenni). L’esilio in Francia si concluse con la cattura e l’invio al confino a Ponza nel maggio del 1943, dove rimase fino ai primi di agosto. Qui egli ebbe modo di osservare dalla terrazza dell’abitazione in cui risiedeva lo sbarco del suo vecchio compagno Benito, e di questo episodio scrisse nelle sue memorie: scherzi del destino! Trent’anni fa eravamo in carcere insieme, legati da un’amicizia che pareva sfidare il tempo e le tempeste della vita. Ed ora eccoci entrambi sulla stessa isola, io per decisione sua, lui per decisione del re. Dopo la caduta del fascismo, insieme a Sandro Pertini, Nenni divenne uno dei punti di riferimento del socialismo italiano. Nenni morì il 1° Gennaio 1980.

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